benvenuti

Buongiorno e benvenuti a chi passa a visitarmi...
in questo blog troverete di tutto un pò (dei miei passatempi e delle mie piccole passioni quotidiane) lavoretti e creazioni varie, idee regalo, qualche istruzione, parecchio uncinetto,
prove di cucito, e poi borse borsette e borsellini, centri centrini e centroni, calzette e calzotte, sciarpe e sciarpone, scaldapolsi e scaldagola, collane ciondoli e bracciali, accessori vari
e tanto altro, tutto coloratissimo e fatto con Passione Amore e Fantasia ma soprattutto fatto a mano artigianando...
e... opsss... scusatemi per la grafica o i difetti del blog ma tecnologia e magalì non vanno ancora molto d'accordo...
se poi vi va di lasciare un segno del Vostro passaggio, con un commento, sarebbe molto carino e gradito...

martedì 9 agosto 2022

elefantino a punto croce

sempre proseguendo con i vecchi lavoretti, oggi vi presento il mio elefantino a punto croce… non è dei tempi lontani dei centrini e dei miei primi filet ma ha comunque i suoi annetti sulle spalle, direi però che a lui non pesano per nulla… vola bene lo stesso…

anche se la parte ricamata è finita così, se il soggetto è completo, insomma Dumbo è tutto intero, orecchie comprese, il lavoro nel suo insieme è in realtà incompiuto…


questa foto mi piace... non sembra anche a voi che stia volando su nuvole arcobaleno?

avevo trovato un libro di schemi a punto croce tutto con animali e personaggi Disney, sempre in versione animaletti, e dell’elefantino volante me ne sono subito innamorata… ho cercato in uno dei tanti cassetti di “scorte” la tela aida (quella apposita del punto croce) e mi son messa subito all’opera… conta i quadretti orizzontali, conta quelli verticali, taglia uno scampoletto, cerca i fili del colore adatto e via! si parte col punto croce… forse era proprio questo uno dei primissimi lavori di prova, prima ancora della fatina e degli altri lavoretti di cui vi ho parlato varie volte, anche con la pubblicazione del segnalibro con chiave di violino di qualche settimana fa… che tra l’altro, ora che ci penso, credo sia rimasto il mio ultimo lavoro fatto a punto croce… anche qui mi sa che prima o poi ci ricasco, stessa storia che ho già raccontato con il filet sul mai dire mai




se non ricordo male era un periodo di pausa lavorativa, una sorta di anno sabbatico forzato… le ore libere erano parecchie, con le mani in mano non ci so stare e una delle varie cose provate o, per meglio dire, riprese in mano dopo anni di pausa, era proprio il punto croce… solo che una volta terminato il ricamo del simpatico elefantino Dumbo son rimasta in dubbio sul cosa farci… partita in quarta a realizzarlo e poi? e poi è rimasto così perché nel frattempo…



eh nel frattempo ne ho fatti taaaaanti altri per così dire "più utili" nell'immediato... ma capirete e vi racconterò meglio il tutto con i prossimi lavori a punto croce, ormai promessi più volte e quasi in dirittura di arrivo…


❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima

domenica 31 luglio 2022

gli amorini a filet e alcune curiosità… da pescatori

anche oggi presento uno dei lavori intravisti nelle foto dei mercatini… dopo lo gnomo della volta scorsa ecco ora gli amorini… stessa lavorazione a filet anche per questo “centrino” che sarebbe meglio chiamare centrone è alto circa un metro e largo quasi 65 cm, anche questo fatto parecchi anni fa, quando ancora magalì aveva gli occhietti buoni…



sono ormai tanti anni che non faccio più centrini, centroni, filet… anche perché non li uso, mi piace(va) farli e aver fatto contente tante destinatarie di regalini natalizi e non, soprattutto zie e nonne 🥰, ma visto che sono ormai démodé e non sempre vengono apprezzati e valutati per il tempo impiegato nel realizzarli e per tutto il lavoro che comportano, continuo a dire mai più! ma devo ammetterlo il mai direi mai è lì che mi aspetta al varco, ogni volta che rivedo le foto la voglia si fa sentirema p come curiosità e sfida personale “sarò ancora e di nuovo in grado di farne qualcuno?” magari non così grande ma… boh… 😳 naaaaa vade retro tentazione... 



e ora una piccola curiosità, chissà se sapete che questo tipo di lavorazione prende inizialmente spunto proprio dalle reti dei pescatori.... infatti filet in francese significa rete...

come ho accennato la volta scorsa inizialmente i centrini a filet non erano fatti a uncinetto ma si lavorava con ago e filo una rete creata partendo da un unico filo annodato in quadrati… una sorta di telaio base su cui creare un disegno di pieni e vuoti, stile pixel 😉, ma il lavoro non era fatto con il classico telaio a fili orizzontali e verticali, trama e ordito, che si intrecciano tra di loro, no no,.. nel filet antico, come nelle reti dei pescatori, bisogna intrecciare/annodare un filo unico, su se stesso, quadrato dopo quadrato, usando una dima, una sagoma che farà da misura per fare i suddetti quadrati tutti uguali, e una spoletta su cui arrotolare il filo per farlo scorrere meglio durante l'intreccio… il lavoro viene eseguito praticamente in diagonale, a piramide, facendo un nodino ad ogni incrocio per bloccare il filo stesso e far sì che i quadrati restino tali… come spesso dico è più facile a farlo che spiegarlo, in questo caso devo anche aggiungere più o meno... non è facilissimo, avevo provato anni fa ma... ho preferito continuare con il mio amato unciunci classico...




ho la fortuna di abitare in un posto di mare e da bimba/ragazzina mi incantavo a guardare i pescatori "rammendare" le reti che si erano strappate durante la pesca notturna... e all'epoca mica capivo come facevano... ora forse non se ne vedono più tanti in giro ma guardando loro, in teoria, si può imparare… magari se ne trovate uno paziente che rallenta un po’, perché sono davvero velocissimi! 

una volta fatta la rete, con ago e filo si riempivano i vari quadratini necessari a formare il disegno voluto, secondo lo schema… a volte ricamando anche altri ghirigori qua e là…





un altro lavoro a filet che ho già pubblicato è quello con il cesto di fiori, un po' più piccolo di questo, e gli altri centrini tondi classici li potete vedere in questo post...

ma questo grande vi è piaciuto? se trovate un minuto per me vi aspetto nei commenti...


❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima

mercoledì 27 luglio 2022

lo gnomo nel bosco

eccomi di nuovo a scrivere ma tranquilli questa volta cerco di restare nei ranghi, con i papponi infernali di infinite parole mi fermo un po’ 🙃però mi ricollego al post precedente perché nelle foto dei mercatini si sono viste e intraviste parecchie creazioni che ancora qui in blog non ho presentato… quindi ne approfitto per pubblicarne alcune, lo riprometto sovente (un post su tutti quello della sciarpina panna a righe con foglioline) e in questi ultimi mesi tra il riordino delle foto e l’aver ripreso a pubblicare ne ho sempre più voglia... 




oggi con piacere e un po’ di nostalgia (ma solo per il periodo in cui li ho fatti… ero giovane e ancora ci vedevo bene 🧐) metto le foto di uno dei centrini grandi lavorati a filet… inizio con quello dello gnomo... 




che poi, a voler esser precisa, non sarebbe proprio un centrino, generalizzo sempre con questi lavori e li chiamo tutti così ma non credo sia il termine correttoper prima cosa perché è quadrato, anzi rettangolare e non è nemmeno tanto “ino-ino”, misura circa 50 x 60 cm, e poi perché in effetti quelli lavorati a filet non sarebbero propriamente dei “centrini” nel senso puro del termine ma semplicemente lavori a filet... e a voler andare ancora più a fondo, ed essere pignolissima, il vero filet inizialmente era quello lavorato a telaio e non a uncinetto… si faceva prima la rete di quadratini vuoti e poi anche in quel caso si riempivano per formare il disegno ma con ago e filo, ricamando quindi… ma parliamo di parecchi anni fa, se non addirittura secoli, poi negli anni si è ripreso il nome e così è rimasto anche per la lavorazione a uncinetto, come quella di questo lavoro, con un gioco di quadrati pieni e vuoti… i primi formati da quattro punti alti e quelli vuoti da un punto alto, due catenelle, un punto alto...



il mio gnometto di oggi non è gigantesco ma già è stato un bel lavoro, per me e per quegli anni in senso di dimensione (lavoravo a tempo pieno, pienissimo! forse mi serviva come sfogo antistress 😄), bisogna dire che il filet è anche un bell’esercizio per imparare e prendere confidenza con l’unciunci… difficile non è di sicuro: punti alti e catenelle e si segue il disegno, diventa persino noioso dopo un po’ e infatti preferivo fare i classici rotondi, i “centrini della nonna” per eccellenza, come questi che ho postato tempo fa, oppure, se a filet, farli più piccoli tipo quello col cesto di fiori... 




non so se ve ne siete accorti ma anche oggi siam pieni di geometria… come dicevo nel post del biscorno, torna sempre… geometriam geometrando…

piaciuto il mio gnometto?


❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima